Board approves strategic guidelines
Approvate le linee guida strategiche per il periodo 2019-2023 SGA punta ad ampliare la dimensione del portafoglio gestito di Non Performing Exposure, facendo leva sulla scalabilità del proprio modello di business in grado di presidiare integralmente il processo di gestione del credito alle imprese e sulla possibilità di erogare direttamente nuova finanza a condizioni competitive per il rilancio industriale
18 ottobre 2018 – Il Consiglio di Amministrazione SGA, tenutosi ieri e presieduto da Alessandro Rivera, Direttore Generale del Tesoro, ha approvato le linee guida strategiche di sviluppo della Società per il periodo 2019-2023. A seguito dell’acquisizione, avvenuta lo scorso aprile, attraverso due Patrimoni Destinati, dei portafogli di crediti deteriorati della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, entrambe in liquidazione coatta amministrativa, SGA – società interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze – risulta oggi uno dei principali player del mercato italiano nella gestione di Non Performing Exposure (NPE). SGA è il 5° operatore italiano nella gestione delle posizioni NPE con €20 miliardi di asset under management ripartiti in oltre 120.000 controparti e 1° operatore nella gestione di crediti unlikely to pay e past due con oltre €7 miliardi in gestione, in grado di presidiare integralmente il processo di gestione delle posizioni che riguardano 26.000 imprese distribuite sul territorio, anche attraverso accordi con partner specializzati e la possibilità di erogare direttamente nuova finanza a condizioni competitive per la messa in sicurezza e il rilancio industriale di alcune di queste realtà.
Per rafforzare il proprio posizionamento sul mercato attraverso un’efficace gestione dei portafogli di NPE ed ampliare la dimensione della propria attività, SGA punta su tre pilastri fondamentali:
1. Gestione diversificata tra sofferenze, crediti unlikely to pay e past due c.d. gone concern (da gestire con logica di recupero) e crediti going concern (da gestire in modo proattivo in quanto potenzialmente normalizzabili) con il coinvolgimento sia di professionisti interni sia di partner esterni specializzati, nell’ottica di ottimizzare il valore di recupero nel tempo;
2. Approccio proattivo nella gestione delle posizioni going concern con la possibilità di concessione di nuova finanza per ripristinare o salvaguardare la continuità aziendale;
3. Professionalità specializzate ed infrastruttura tecnologica innovativa che privilegi elevati livelli di organizzazione, efficacia, flessibilità e scalabilità del modello di business. Con un focus su questi fattori distintivi, SGA intende cogliere nuove opportunità sul mercato per il raggiungimento di una adeguata massa critica, facendo leva sulla scalabilità del proprio modello di business. L’obiettivo è massimizzare le economie di scala e gestire in modo efficace e sostenibile l’attività di recupero, ottenendo nuovi mandati di gestione, in particolare nel segmento going concern.
L’evoluzione dell’operatività di SGA nel prossimo quinquennio si basa pertanto su un modello di business strutturato in grado di garantire disciplina dei costi con un EBITDA Margin che punta al 35% e un elevato livello di patrimonializzazione con un CET1 pari al 15%, che costituisce un fattore abilitante per il perseguimento di nuove strategie di crescita e di ampliamento dimensionale del volume di business a supporto delle piccole-medie imprese. Il portafoglio di SGA è costituito per circa €7 miliardi di crediti going concern che richiede una gestione proattiva e focalizzata sul debitore, in ottica di ripristino o salvaguardia della continuità aziendale e di normalizzazione della posizione finanziaria dei clienti, aziende o privati. Con l’obiettivo di massimizzare il valore dell’attività di recupero, SGA valuta l’opportunità di concedere nuova finanza per favorire la continuità aziendale alle imprese e creare le premesse per un rilancio industriale anche in una fase di ristrutturazione. Il portafoglio di SGA inoltre è costituito per circa €12 miliardi di posizioni gone concern che richiedono un approccio gestionale altamente proceduralizzato e con una forte industrializzazione dei processi operativi, volto a massimizzare il valore delle garanzie sottostanti – ove presenti – e ad ottimizzare l’equilibrio tra azioni di recupero giudiziali e stragiudiziali. In tale ambito SGA si avvale di una pluralità di collaborazioni con i principali operatori di settore al fine di far leva sulle economie di scala per una gestione industrializzata dei portafogli small di NPE con l’obiettivo di massimizzare la performance di recupero, in base alle diverse tipologie di credito, e ottimizzare i costi.
Grazie ad un organico di oltre 200 dipendenti, la gestione dei portafogli di NPE sarà effettuata prevalentemente dalle risorse interne che operano in più poli strategici distribuiti sul territorio nazionale per agevolare la vicinanza ai clienti. Si tratta di professionisti con elevate competenze specialistiche nell’ambito del recupero e della ristrutturazione finanziaria e industriale. Lo sviluppo del capitale umano è considerato prioritario e prevede specifiche strategie di sviluppo ed investimenti dedicati che consentano, da un lato, di disporre di risorse preparate e competenti nella relazione con i clienti e con i debitori e, dall’altro, di creare valore per una crescita sostenibile di SGA. In aggiunta alla promozione delle competenze professionali l’efficacia della gestione/recupero delle posizioni di NPE è l’adozione di infrastrutture tecnologiche innovative basate su un modello operativo aperto e flessibile, con processi diversificati per abilitare strategie gestionali differenziate, processi e strumenti di monitoraggio dell’operatività dei gestori interni e dei servicer terzi, nonché l’applicazione di appropriate procedure di analisi e valutazione di credito per l’erogazione di nuova finanza a sostegno dei clienti .